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Tutto quello che volevo da te |
Sono un corpo in viaggio
insieme alla mia mente, fremo e tremo: ti voglio.
Non so chi sei e non so se
esisti, ma ti ho visto e so che ti troverò anche se per farlo dovessi arrivare a inventarti.
Hai
gli occhi di luce e le mani ruvide come quelle di chi ha tanto lottato nella
vita.
Hai
anche qualche cicatrice qua e là, segni della sofferenza e della rinascita,
cicatrizzazioni di sfide, vittorie e affronti.
Sei
un po’ come me. Anzi, tu sarai me.
L’amore è questo, perdere di vista i confini e vedere l’altro come vuoi che sia, vicino e simile a te.
E’
tutta la vita che ti sogno, ma non trovo che il pensiero di te nella mia testa...
Nell’ipotesi della tua venuta, le vertigini mi colgono insieme a quei pensieri.
Sei
tanto bello.
E non è solo un fatto estetico perché, pur se avvolto dalla tua oscurità,
che mantieni alta a mo’ di scudo intorno alla tua persona, riesci a essere
luminoso ai miei occhi.
Siamo
così diversi eppur ci completiamo.
So
che quando ti troverò non chiederò mai più altro alla vita.
So
che quando tu ci sarai, mi basterai per sempre.
So
anche quanto sia stupido per una donna come me credere ancora nelle favole e
aspettare l’uomo che le renderà reali.
Molti
mi dicono che non arriverà mai quel giorno, che tu non esisterai mai.
Ma io non gli credo, so che sei da qualche parte oltre che nei miei desideri e che, in qualche modo, su questa terra, anche tu mi stai cercando.
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